TELEPATIA E FOSFENISMO

TELEPATIA

Scienza o fantascienza, la telepatia affascina e fa scorrere molto inchiostro. Alcuni ricercatori, come il professor RHINE, hanno accumulato una quantità di statistiche che non hanno mai provato alcunché. La telepatia rimane quindi relegata a studi marginali in alcuni centri di parapsicologia.

Ciononostante, le scoperte in fisiologia cerebrale del Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatore francese, permettono di capire meglio questi fenomeni e i meccanismi che li producono. Le sue scoperte sono fondate sull’utilizzo sistematico dei fosfeni. I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose soggettive, cioè quelle che non sono direttamente provocate dalla luce che stimola la retina. I fosfeni mettono in evidenza il funzionamento ritmico del cervello e l’esistenza di ritmi cerebrali che possono essere sviluppati e mantenuti dalla pratica di esercizi di pensiero ritmato. Il ritmo struttura il pensiero e gli dà una potenza particolare, migliorando l’attenzione, la concentrazione, la memoria, lo spirito d’iniziativa e la creatività. Ma nel corso delle loro ricerche, il Dr LEFEBURE e i suoi collaboratori si sono resi conto che i fosfeni e il pensiero ritmato sono facilmente trasmissibili per telepatia.

ESPERIENZE DI TRASMISSIONE TELEPATICA DEI FOSFENI

“La trasmissibilità telepatica dei fosfeni è molto grande, senza paragone possibile con quella dei pensieri, nelle ordinarie condizioni di sperimentazione.

Se si fissa un cerchio rosso su un muro bianco e poi lo si toglie, si vedrà comparire un cerchio verde, colore complementare, che è anche un fosfene. M. Delay, sperimentando con dei dischi di colori differenti fissati in successione dal soggetto emettitore, si è accorto che un soggetto vicino, con gli occhi bendati, percepiva un fosfene, non durante la fissazione del disco da parte del soggetto emettitore, ma durante la sua percezione del colore complementare, e che il fosfene del soggetto recettore aveva il colore del fosfene del soggetto emettitore e non quello del disco.
E’ durante questa esperienza che si è accorto che questa trasmissione non obbediva alle leggi abitualmente ammesse per la telepatia. Questa è funzione della distanza e anche della posizione relativa dei due soggetti. Il soggetto recettore riceve tanto meglio quanto più è vicino all’emettitore e si trova di fronte a lui.

Si possono provocare all’interno dei fosfeni dei ritmi che sono loro propri. Ad esempio, illuminando gli occhi con due lampade disposte in modo che ciascun occhio non veda che una sola di esse e illuminando in modo alternato al ritmo di due secondi.

Se l’illuminamento avviene a questo ritmo, i due fosfeni consecutivi, anziché coesistere, si alternano, ma non al ritmo dell’illuminamento, bensì con un ritmo proprio del soggetto, con una media di otto secondi per lato per tre minuti.

Questo ritmo d’altra parte dà molte informazioni sullo stato del cervello e sull’influenza che farmaci e regimi alimentari possono avere su di esso.

Ma quello che ci interessa qui è che nel corso delle esperienze di telepatia è stata provocata questa alternanza in un soggetto. Un altro soggetto, in una stanza vicina, per quanto non preavvertito del tipo di fosfene che gli si voleva trasmettere, percepiva due fosfeni che si alternavano al ritmo del soggetto emettitore, e ancora più nettamente di lui (esperienza di Raoul Violay).
Ma se non ci si vuole lanciare in esperienze di questa complessità, si osserverà che se si ha un fosfene consecutivo ad un illuminamento, è abbastanza facile provocare un fosfene in una persona vicino a voi che non ha fissato sorgenti luminose. In più, se l’attenzione è stata attirata sulla grandissima trasmissibilità telepatica dei fosfeni, si noteranno nella vita di tutti i giorni dei casi spontanei che, solitamente, passano inosservati.”

Estratto di Fosfenismo, nuova spiegazione dell’origine delle religioni.

La telepatia fosfenica, o telepatia iniziatica, si definisce in modo diverso dall’idea solita che ci si fa della telepatia. Le ricerche del Dr LEFEBURE hanno provato che se si sviluppa in sé il pensiero ritmato è facile trasmetterlo ad altri. Con telepatia fosfenica intendiamo quindi dire: “trasmissione del pensiero ritmato”.

Il pensiero ritmato indotto in un’altra persona andrà a provocare un pensiero che non corrisponderà necessariamente al movimento emesso. La percezione di questo movimento può effettuarsi in diverse maniere: può avvenire attraverso immagini (ad esempio l’immagine di una discesa di sci, della salita di un palloncino, la visione del pendolo di un orologio, etc.), oppure attraverso sensazioni cenestesiche (impressione di essere su una barca, etc.), o ancora attraverso queste due forme di percezione simultaneamente.

ESPERIENZE DI TELEPATIA FOSFENICA

Per questa esperienza, definiremo un soggetto emettitore ed un soggetto recettore. Essi possono piazzarsi uno dietro l’altro (con l’emettitore dietro), oppure faccia a faccia. L’emettitore fa un fosfene, lo proietta sul recettore e induce un pensiero ritmato sotto forma di un punto luminoso in movimento. Per cominciare, si può animare il punto luminoso con un movimento laterale di bilanciere. Il ritmo preferenziale da utilizzare è il ritmo di due secondi: un secondo per l’andata, un secondo per il ritorno. Si può utilizzare un metronomo per lavorare ad un ritmo ben preciso. La persona che riceve chiude gli occhi e rimane attenta alle sensazioni e alle immagini che possono comparire, in particolare a quelle di natura ritmica.

Il pensiero ritmato indotto agisce in profondità e aiuterà a sbloccare certe capacità. Questo è ciò che spiega come certi personaggi che possiedono un’altissima spiritualità possano con questo genere di tecniche innescare in altri dei fenomeni spirituali elevati. E’ qui l’autentico senso dell’Iniziazione: innescare delle energie che permetteranno di realizzare e di esprimere le facoltà verso le quali tende l’individuo.

Le implicazioni della telepatia fosfenica sono in effetti molto profonde perché essa crea una relazione che coinvolge i sentimenti. Questa forma di telepatia è molto più ricca del semplice invio di cifre e di forme. Entra in gioco una comprensione più completa di un altro individuo attraverso i sentimenti che si ricevono, il che supera di gran lunga il linguaggio superficiale attraverso il quale ci esprimiamo e che spesso non ci permette di descrivere certe sensazioni, tanto è limitato. E’ possibile che la telepatia fosfenica sia la «lingua comune perduta» menzionata in certe leggende, come ad esempio nella famosa storia della torre di Babele dell’Antico Testamento.