SORTILEGIO E FOSFENISMO

SORTILEGIO

Il folklore riporta numerose storie di incantesimi, di malocchio. Alla luce delle scoperte in fisiologia cerebrale del Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatore francese, è possibile comprendere i meccanismi che reggono gli scambi energetici tra gli esseri umani e di distinguere la realtà dalla finzione. Le ricerche del Dr LEFEBURE si fondano sull’utilizzo sistematico dei fosfeni. I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose soggettive, cioè quelle che non sono provocate direttamente dalla luce che colpisce la retina. Possono essere prodotti con delle brevi fissazioni di sorgenti luminose. Il Dr LEFEBURE e i suoi collaboratori hanno effettuato numerose esperienze di telepatia fosfenica e hanno potuto ricavarne delle leggi di fisiologia cerebrale fino ad allora sconosciute.

Contrariamente alle idee preconcette sul sortilegio, non è possibile influenzare a distanza il cervello di un’altra persona e imporle il nostro proprio pensiero. Il pensiero ritmato, al contrario, è facilmente trasmissibile per telepatia. Il ritmo introduce un elemento di strutturazione nel pensiero e gli conferisce una potenza superiore. Per capire meglio, riprendiamo l’esempio dato dal Dr LEFEBURE: l’analogia del vento e del pensiero.

«I pensieri sono come delle masse d’aria anarchiche: il dispendio di energia è grande, ma l’effetto complessivo è debole. Per esempio, il vento non attraversa i muri. Ma se diamo un ritmo all’aria si produce un suono. Quest’ultimo, anche se miliardi di volte più debole dell’energia del vento, attraversa facilmente le pareti. Tutta la differenza sta nel ritmo dell’energia. Stessa cosa, quando le masse d’aria si raggruppano e sono trascinate in un movimento a spirale ritmico, acquisiscono una potenza fantastica capace di radere al suolo città e intere regioni: sono i tornado e i tifoni.»

Il pensiero ritmato proiettato su un’altra persona ha l’effetto di amplificare i suoi ritmi cerebrali e di conseguenza i suoi pensieri. Il contenuto dei pensieri del recettore è dunque di primaria importanza ed è il fattore che definisce i risultati dell’operazione. I ritmi cerebrali sono neutri. Anche se l’emettitore si accanisce a trasmettere dei pensieri negativi, essi non influenzano la qualità dell’energia trasmessa. E’ il livello di addestramento al pensiero ritmato che la determina.

L’energia vitale e i ritmi cerebrali non sono intrinsecamente buoni o cattivi. E’ la qualità dei pensieri attivati da questa energia che conta. Per fare un paragone semplice, la benzina può servire come carburante per un veicolo, ma può anche essere utilizzata per innescare un incendio. Nello stesso modo, l’energia amplifica i pensieri del recettore in modo neutro, sia quelli buoni che quelli cattivi. E’ dunque lo stato d’animo del recettore che determina gli effetti della trasmissione di energia. L’ambiente e l’atmosfera in cui è immerso il recettore influenzano profondamente i suoi pensieri, così come i fattori socio-culturali modificano la visione del mondo dell’individuo.

Il Dr LEFEBURE fa la seguente analogia: «Da una pompa sale ciò a cui essa è collegata.» I ritmi cerebrali fanno la funzione della pompa, i pensieri dell’individuo sono il serbatoio dal quale pesca questa pompa. I ritmi cerebrali sono degli amplificatori del pensiero. Gli conferiscono energia e lo intensificano. Conviene quindi essere prudenti e utilizzare i propri ritmi cerebrali con una certa saggezza.
I ritmi cerebrali, decuplicando i pensieri, amplificano le credenze e i pregiudizi del recettore. Questa operazione può rivelarsi molto negativa se la persona è troppo impregnata di certe credenze popolari.

Nelle culture in cui il folklore ammette stregoneria, sortilegi e possessioni, può dare adito ad un generale sentimento di persecuzione che, amplificato dai ritmi, può diventare un’autentica paranoia.

Stessa cosa per le persone avvezze a letture equivoche che possono avere su di loro un effetto di suggestione. Pensando di essere sotto un’influenza malefica, queste persone cercano di farsi esorcizzare e di farsi togliere la “fattura”, quando il male è semplicemente nella loro psiche. L’operazione è puramente psicologica: ad una suggestione corrisponde una contro-suggestione.

La natura e il cosmo non sono invenzioni umane, e in quanto tali non contengono pregiudizi. Essi sono puri e non veicolano idee negative. Un fiore può esservi ostile?

Una stella può volervi male? No, a meno di essere completamente paranoici… Piuttosto che ispirarsi a letture di cattiva qualità o a superstizioni primitive, perché non lasciarsi portare dalle energie della natura e del cosmo?

Esercizio di Mixaggio Fosfenico:

• Scegliete un’immagine della natura o del cosmo (albero, fiore, mare, montagna, stella, galassia, etc.)
• Fate un fosfene.
• Contemplate l’immagine che avete scelto da 15 a 60 minuti, con l’aiuto di un supporto fotografico, o meglio ancora a partire dall’elemento stesso (scegliete un albero o una stella, per esempio, e contemplate questo oggetto), rifacendo un fosfene ogni volta che lo ritenete necessario.
• In un secondo momento (magari una volta rientrati a casa), fate un fosfene e pensate all’immagine che avete contemplato.
• Cercate di ritrovarne il ricordo. Visualizzate l’oggetto all’interno del fosfene.
• Rifate un fosfene ogni 5 minuti circa. Praticate questo esercizio da 15 a 60 minuti.

Accoppiato alla pratica del pensiero ritmato, questo esercizio vi permetterà di dirigere la vostra energia in una direzione portante e sicura.
Ripetendo questa pratica con regolarità, farete ben presto dei sogni o vivrete delle estensioni di coscienza in rapporto all’immagine che avete scelto.

Un modo di “togliere un sortilegio” dal proprio cervello…