FENG SHUI E FOSFENISMO

FENG SHUI

Il Feng shui è un’arte taoista cinese che permette di rivitalizzare il proprio ambiente ottimizzando la circolazione del chi, il che apporta salute, benessere e prosperità.

Da moltissimo tempo i Cinesi lo utilizzano per l’insediamento, la costruzione e la disposizione delle loro case e dei loro luoghi di lavoro. Esiste il chi buono, che è opportuno stimolare, e il chi cattivo, che bisogna correggere.

Nella tradizione balinese si costruiscono le case tenendo conto delle misure del capo famiglia. Si tratta inizialmente di scegliere il giorno più favorevole alla concezione della nuova casa, essendo alcuni giorni più propizi di altri per questa attività. In seguito, se ci sono i mezzi, il capo famiglia affida il progetto ad un architetto tradizionale che calcola le esatte proporzioni della porta di ingresso, lo spessore dei muri, l’altezza del soffitto… sempre secondo le sue proprie misure, proprio come se si trattasse di un abito su misura. Infine la localizzazione viene scelta con cura affinché regni l’armonia tra gli abitanti e lo spirito del luogo.

Oggi il Feng Shui è molto di moda. Si può armonizzare la propria abitazione facendo appello ad un esperto oppure leggendo dei libri. Esiste un posto appropriato per ogni mobile, e in particolare per il letto. La camera da letto deve mantenere un’energia Yin perché è destinata al riposo. Bisogna dunque evitare di apportarvi troppo yang.

Un buon strumento per ottimizzare la circolazione dell’energia è il ba-gua, cartina in cui compaiono i principi di yin e yang, gli otto trigrammi dell’ I-Ching e i cinque elementi.

Esiste un utilizzo erudito di questo strumento, ma la maggior parte delle opere di volgarizzazione sul Feng Shui indicano un modo di procedere semplice: ricopiare il ba-gua su un foglio di carta da lucido (semi trasparente) e sovrapporlo alla planimetria della vostra abitazione, facendo coincidere l’ ingresso con il nord (settore della carriera). In seguito è possibile rinforzare il chi in certi settori, oppure contrastare un cattivo chi. Attenzione! Il rischio è considerare il Feng Shui come un insieme di ricette: uno specchio o un cristallo piazzato nel settore della prosperità attira la ricchezza, una pianta con le foglie arrotondate nel settore delle relazioni attira l’ amore…
Ecco perché è opportuno addestrare la propria sensibilità a percepire le energie. Questo approccio pragmatico permette di sapere che cosa funziona realmente e di evitare così la superstizione.

Una buona tecnica consiste nel lavorare con i fosfeni. I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose che non sono direttamente provocate dalla luce che stimola la retina. I fosfeni possono essere prodotti con delle brevi fissazioni di sorgenti luminose. Il Dr LEFEBURE ha dimostrato l’incidenza della luce sui processi mentali. Fissando brevemente una sorgente luminosa si ottiene un fosfene, cioè una sensazione luminosa che persiste per qualche minuto. La presenza del fosfene canalizza l’ attenzione sul soggetto studiato – qui un cambiamento da operare nella disposizione dei mobili. Esso acuisce le sensazioni e favorisce le associazioni di idee.

Esempio: volete piazzare un cristallo per rinforzare il chi in un settore del ba-gua. Scegliete una localizzazione.
Fate un fosfene fissando la lampada fosfenica per 30 secondi, poi osservate le sensazioni e i pensieri che vi vengono durante la presenza del fosfene.

Ripetete l’operazione per ciascuna localizzazione e scegliete quella che vi ha procurato le sensazioni più piacevoli.

Esiste un altro sistema di affrontare la questione. Invece di lavorare sulla circolazione del chi nella casa, è possibile aumentare la circolazione del chi in sé. Questo permette allora di regolare il flusso del chi intorno a sé. In questo modo, con la pratica del chi gong, è possibile migliorare il Feng Shui del proprio luogo di abitazione o del proprio luogo di lavoro.

Allo stesso modo, la pratica regolare del Fosfenismo rinforza il sistema nervoso, il che permette di essere meno sensibili al chi cattivo. D’altra parte, esso stimola il chi buono.