CROMOTERAPIA E FOSFENISMO

La cromoterapia, o terapia dei colori, è una medicina alternativa. Essa è utilizzata per equilibrare l’energia personale su un piano fisico, mentale, emozionale o spirituale.

Il metodo standard di diagnosi utilizzato in cromoterapia è stato sviluppato dal Dr Max Luscher all’inizio del ventesimo secolo. La cromoterapia risale ai tempi più remoti, probabilmente alle origini della medicina ayurvedica. La tradizione indiana associa i colori ai chakra. Si trovano altresì tracce di un utilizzo terapeutico dei colori nella civiltà cinese antica. La medicina tradizionale cinese associa un colore a ciascun organo.

La cromoterapia utilizza i colori su diversi supporti: pietre e gemme, candele, prismi, indumenti o vetri colorati, ad esempio. Poiché i colori hanno un effetto contemporaneamente positivo e negativo, la cromoterapia funziona secondo delle regole molto sottili.

I colori dei chakra e la loro posizione nel corpo umano.

Primo chakra: localizzato alla base della colonna vertebrale.
Colore: rosso.

Il primo chakra influenza le gambe, i piedi e la marcia, così come l’ano e l’eliminazione. Il suo colore è il rosso.
Le qualità positive associate a questo colore sono: tenacia, coraggio, lealtà e perseveranza. I difetti causati da un eccesso di vibrazione rossa sono: testardaggine, bigottismo, pesantezza di spirito.

Questo chakra può essere in relazione con le malattie del sangue, del midollo osseo così come con i cali energetici.

Il rosso è considerato il colore della vita e del fuoco. Si suppone che il rosso acceleri il ritmo cardiaco, aumenti la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio. Il rosso è anche chiamato il colore del desiderio. E’ generalmente utilizzato come supporto per le funzioni circolatorie e per combattere l’anemia, l’asma, le malattie della laringe, certe malattie della pelle e la tosse cronica. Un eccesso di rosso nell’aura di una persona può esprimere tendenza alla dominazione, crudeltà, collera e volgarità.

Secondo chakra: situato a circa tre centimetri al di sotto dell’ombelico.
Colore: arancione.

Il colore arancione è una mescolanza di rosso e di giallo; la cromoterapia gli accorda una qualità di calore e di convivialità. L’arancione è il colore del sole levante e rende gli individui vivaci e gioiosi. Grazie ad esso possono essere ottenuti dei risultati stupefacenti nel trattamento delle malattie mentali, delle depressioni e del pessimismo.

Il colore arancione può essere utilizzato per trattare l’aterosclerosi, la perdita di appetito, l’anemia, l’anoressia e i problemi di digestione. Un eccesso di arancione nell’aura di una persona può esprimere confusione, fatica e pessimismo.

Terzo chakra: plesso solare.
Colore: giallo.

Il giallo è il colore più luminoso. Esso è correntemente utilizzato in cromoterapia. Il giallo riflette la luce in tutte le direzioni e può così creare un’impressione di distacco e di liberazione. La cromoterapia utilizza il giallo per combattere le malattie ghiandolari, le malattie del sistema linfatico e per rinforzare il sistema nervoso. Un eccesso di giallo nell’aura di una persona può esprimere una mancanza di concentrazione o una tendenza alla malevolenza e alla cattiveria.

Quarto chakra: situato tra i due polmoni, a livello del cuore.
Colore: verde.

Il colore verde si trova a metà dello spettro luminoso. Esso è associato all’armonia e alla calma. Il verde è considerato il colore della concentrazione. La cromoterapia utilizza il verde per trattare le bronchiti, la tosse, le infiammazioni articolari. Il verde può anche avere un’influenza positiva nel trattamento delle cisti, delle malattie degli occhi e del diabete, migliorando i processi di secrezione. Si suppone che il verde promuova il rilassamento degli organi e la disintossicazione del corpo. Un eccesso di verde nell’aura di una persona può essere segno di una mancanza di motivazione, di letargia, di insicurezza e di gelosia.

Quinto chakra: la gola.
Colore: blu.

La cromoterapia considera il blu come il colore della pace e dell’infinito. Si suppone che il blu abbia un profondo effetto di rilassamento sul corpo e sulla mente. Il colore blu può essere utilizzato per alleviare le emicranie e i mal di testa, i dolori di stomaco, i crampi e anche le malattie del fegato. Generalmente il blu ha un’influenza positiva sul dolore. Un eccesso di blu nell’aura di una persona può mettere in evidenza un problema di apatia, di malinconia, di dubbio e di eccessiva diffidenza.

Sesto chakra: situato sulla fronte, tra i due occhi, nel punto chiamato terzo occhio.
Colore: indaco.

L’indaco è considerato un colore che sviluppa la percezione spirituale e l’intuizione. E’ utilizzato per i trattamenti degli occhi, delle orecchie, del naso e dei problemi psichici. E’ anche utilizzato per combattere le dipendenze. Si suppone che l’indaco abbia un effetto sedativo e calmante. La cromoterapia sostiene che l’indaco può essere utile nel trattamento degli ascessi e per controllare il sanguinamento. Un eccesso di indaco nell’aura di una persona può essere segno di una personalità troppo seria, troppo ristretta.

Settimo chakra: situato sulla sommità del cranio.
Colore: viola.

La cromoterapia considera il viola come il colore delle emozioni e della meditazione. Il viola è utilizzato per trattare il sistema linfatico e lo spleen. E’ anche utilizzato per lenire gli organi, rilassare i muscoli e calmare il sistema nervoso. Un eccesso di viola nell’aura di una persona può essere segno di una tendenza al fanatismo e alla dominazione.

I colori dello spettro luminoso corrispondono a frequenze vibratorie che sono interpretate dal cervello come tinte differenti. Siamo quindi in presenza di fenomeni ondulatori che possiamo vantaggiosamente analizzare in quanto tali.

Il Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatore francese, ha messo a punto una tecnica di sviluppo personale fondata sull’utilizzo sistematico dei fosfeni: il Fosfenismo. I fosfeni sono le macchie di colore che si vedono comparire chiudendo gli occhi, dopo aver fissato una sorgente luminosa per una trentina di secondi. Il Dr LEFEBURE ha provato che i fosfeni sono dei fenomeni ritmici, e dunque vibratori, essendo un ritmo per sua natura una vibrazione.
Lo studio di questi ritmi gli ha permesso di mettere in evidenza delle leggi di fisiologia cerebrale sconosciute fino a quel momento.
I fosfeni stimolano il cervello in maniera molto positiva, migliorando la memoria, la concentrazione, l’attenzione, l’ideazione e la creatività. I loro effetti sulla personalità sono anche particolarmente interessanti.

Utilizzando delle sorgenti luminose di diverso colore è possibile stimolare il cervello in maniera variata. In questo il Fosfenismo concorda con la cromoterapia.

Esercizio:

Scegliete una lampadina di un colore che corrisponde alle vostre attese, o mettete un filtro del colore adeguato davanti ad una lampada fosfenica.
Fate un fosfene con la luce colorata.
Proiettate questo fosfene su una parte del corpo in relazione con questo colore (chakra, organo…).
Tenete a mente un pensiero in relazione con il lavoro che desiderate realizzare (cura, stimolazione di un chakra, avvicinamento psicologico, pensiero ritmato…).
Quando il fosfene è scomparso, rifatene un altro.
Continuate questa operazione da 15 a 45 minuti.