AURA E FOSFENISMO

L’aura, TERZA FASE FEL FOSFENE O QUARTA LUCE

Non è utile praticare il Fosfenismo per osservare dei colori nel proprio campo visivo. Al buio, sdraiati sul letto e con gli occhi chiusi, lasciatevi andare all’osservazione del vostro campo visivo. In generale, nel giro di mezz’ora percepirete delle luminosità, poi delle chiazze di colore blu, rosa, giallo e viola.

Per osservare questo fenomeno, alcuni lama tibetani rimangono chiusi in una stanza completamente buia per mesi, addirittura per anni… Lo scopo di questa pratica è di vedere una luce che non è né fisica, né immaginaria: è una luce spirituale.

Alexandra David-Neel nota che meditare nelle tenebre è una pratica conosciuta in India e nella maggior parte dei paesi buddisti.

Grazie ai lavori del Dottor LEFEBURE, non c’è nessun bisogno di consacrare tutto questo tempo a questa pratica se si padroneggiano correttamente tutte le fasi del fosfene. La pratica del Fosfenismo permette di sviluppare l’intuizione. Il cervello, simile ad un radar, emette un’onda: questa si riflette sull’oggetto e torna portando delle informazioni. Il principio del radar si basa sulla localizzazione degli ostacoli utilizzando l’eco. E’ così che i pipistrelli e i delfini si appropriano del mondo. Non ci stupiremo quindi di ritrovare questo principio di percezione sottile nell’uomo. La visione dell’aura rientra in questo meccanismo. Consiste nella proiezione del proprio caos visivo che torna al cervello sotto forma di un fenomeno di veggenza.

E’ possibile fotografare l’aura?

Le foto KIRLIAN non rientrano assolutamente nell’ambito della ricerca iniziatica, dato che l’effetto KIRLIAN si limita a misurare i campi di forza elettromagnetici. Il solo interesse che possono avere è di ordine terapeutico.
L’aura, così come è descritta dagli occultisti, non è altro che la terza fase del fosfene: il bagliore diffuso. Gli effluvi così percepiti nel campo visivo possono essere interpretati e servire come elemento scatenante per i fenomeni di veggenza e di chiaroveggenza. Come le carte o qualsiasi altro supporto, il bagliore diffuso provoca delle intuizioni, dei flash, se ci si concentra sopra.

Quanto all’autentica AURA, essa non è percettibile se non in caso di sdoppiamento. Questa forma di percezione è tuttavia piuttosto rara.

I diversi strati dell’aura o del caos visivo

Primo strato: il più luminoso (bagliore diffuso denso), anche chiamato corpo eterico
Secondo strato: uno strato più grigiastro (bagliore diffuso), anche chiamato corpo astrale
Terzo strato: percezione e organizzazione del caos visivo, anche chiamato corpo mentale.

Capire meglio che cos’è l’aura e come vederla

L’aura che si percepisce intorno ad una persona è creata dal nostro cervello.
E’ la terza fase del fosfene, chiamata “bagliore diffuso”, che si sovrappone all’immagine che abbiamo del soggetto osservato.

Esercizio preliminare

Dovrete fare la caccia ai dettagli del caos visivo per 45 minuti.
Per questo, spegnete le luci della stanza e sistematevi in modo confortevole in una poltrona o sdraiatevi sul letto; indossate una mascherina oculare.
Chiudete gli occhi e osservate il vostro campo visivo.

Poi dopo un momento di osservazione notate che il campo visivo non è totalmente buio, contrariamente a quanto si potrebbe credere, e che vi si trovano delle macchie luminose e colorate.

Esercizio di percezione dell’aura

Chiedete al vostro soggetto di mettersi davanti ad un muro bianco. Fissate un punto immaginario 3-4 centimetri al di sopra della sommità del suo cranio, mantenendo lo sguardo nel vuoto e sforzandovi di non muovere i bulbi oculari.
Questa luminosità non avrà la stessa intensità se chiedete al soggetto di pensare ai suoi piedi o alla sua testa. Osserverete che l’aura raggiunge il massimo di luminosità se chiedete al soggetto di pregare o di pensare molto intensamente che Dio si trova sopra di lui.
Alcuni percepiscono anche dei colori intorno alla persona; possono veder comparire delle immagini e delle scene legate alla vita della persona (organizzazione del caos visivo).

A titolo di contro-esperienza, osservate l’aura di un oggetto. Scegliete di preferenza un oggetto di forma circolare perché la sua aura è più facilmente percepibile da un principiante. Notate che l’aura di un oggetto si manifesta in modo uniforme e immutabile, mentre l’intensità dell’aura di una persona varia in funzione della natura dei suoi pensieri.